mercoledì 2 febbraio 2011

19 luglio 1992 - Una strage di Stato / ANTEPRIME


Un film di Marco Canestrari e Salvatore Borsellino

Palermo 29 Gennaio 2011 - Presentazione "19 Luglio 1992 - Una strage di Stato". Intervento del Magistrato Antonio Ingroia - Procura della Repubblica di Palermo


Presentazioni a venire (aperte al pubblico, ingresso libero fino a esaurimento posti):


---> sabato 5 febbraio – Torino – diretta su www.ilfattoquotidiano.it
ore 18.00 Aula Magna del Politecnico
Corso Duca degli abruzzi 24
con Peter Gomez, Antonino Di Matteo, Salvatore Borsellino, Marco Travaglio e Giancarlo Caselli
modera Carmen Duca


---> venerdì 11 febbraio – Roma
ore 20.30 Aula Magna della Facoltà di Economia de “La Sapienza”
via del Castro Laurenziano 9
con Marco Lillo, Gioacchino Genchi, Claudio Gioè, Luca Tescaroli e Salvatore Borsellino
modera Federica Fabbretti


Dall’8 febbraio in edicola con Il Fatto Quotidiano e su www.ilfattoquotidiano.it


Non ho ancora visto il film, andrò alla proiezione di sabato 5 febbraio al Politecnico di Torino. Lo segnalo perché è una produzione indipendente che si occupa di mafie e potere per contrastarne le connivenze.
Il sito dell'Associazione Le Agende Rosse pubblica una scheda sul film, a cura di Martina Di Gianfelice. Su quel sito troverete una frase di Paolo Borsellino, "Palermo non mi piaceva, per questo ho imparato ad amarla. Perché il vero amore consiste nell'amare ciò che non ci piace per poterlo cambiare" che leggo come una motivazione forte per interessarsi a un servizio pubblico tv fortemente condizionato da posizioni dominanti. Un ventennio di shock mediatico, inflitto a quella che era la settima economia mondiale, ha contribuito a produrre un'Italia non troppo dissimile dalla Palermo degli anni '90. 
cp

1 commento:

  1. NOTE TELEGRAFICHE DOPO LA PROIEZIONE DEL DOCUMENTARIO
    Il film è certamente utile e interessante, anche se quasi tutto girato a Palermo. Leggendo Patria di Enrico Deaglio, mi vien da notare che sarebbe stato utile portare la troupe:
    - alla ricerca dei giornalisti francesi Fabrizio Calvi e Jean-Pierre Moscardo, che da Arcore (dove erano andati a investigare fra i primi la presenza dello stalliere Vittorio Mangano nei casati berlusconiani) avevano subito reso visita a Borsellino,
    - a Milano, per cercare le tracce di Alberto De Donno, uomo della vigilanza Fininvest e fratello del capitano che assisteva il colonnello Mori,
    - e soprattutto a Roma dove, 19 giorni prima della strage, il giudice Borsellino aveva avuto un incontro, definito sconvolgente, con il capo della polizia Vincenzo Parisi e con Bruno Contrada del Sisde.
    Mentre il servizio pubblico spende mezzo miliardo l’anno con i granduchi degli appalti di format e fiction, un documentario d’inchiesta come “19 luglio 1992 - Una Strage di Stato” non può pagare nemmeno qualche trasferta.
    Infine, un vivace complimento a tutta la stampa torinese e al TGR che, se non erro, hanno completamente ignorato l’evento. Sabato sera al Politecnico di Torino erano gremite le cinque aule più grandi, per quasi duemila spettatori.

    RispondiElimina